"occhi azzurri e sguardo minaccioso": una nuova Germania per Tacito

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"occhi azzurri e sguardo minaccioso": una nuova Germania per Tacito

Messaggio da Vindex » 27/02/2020, 0:57

Segnalo questa recente edizione della "Germania" (De origine et situ Germanorum) di Tacito, uscita nella tarda estate del 2019 per i tipi dell'editrice maceratese Quodlibet (testo a fronte, pagg. 502, € 19).

L'opera è curata interamente - introduzione, traduzione, commento e appendice - da Giuseppe Dino Baldi, filologo classico e scrittore pratese.

Il volume, piuttosto corposo, trasmette una sensazione anche fisica di solidità che ben si accompagna allo spessore del suo autore, lo Storico (il maiuscolo si impone) Publio Cornelio Tacito, vissuto tra il 55 e il 120 d.C.: chi ha avuto occasione di cimentarsi con una versione di Tacito - quando internet non esisteva, oggi non vale - sa bene cosa possa significare quel suo "spessore".

Veniamo al libro di Baldi: un'introduzione esauriente ma non invasiva, di una sessantina abbondante di pagine, precede la traduzione con testo latino a fronte. Nel testo italiano, ogni capitolo riporta un titoletto esplicativo che naturalmente non esiste nell'originale: è una scelta che, a mio avviso, agevola la consultazione dell'opera senza comprometterne la genuinità.
Il commento, decisamente ricco, occupa ben 240 pagine ed è collocato dopo testo e traduzione: soluzione che trovo opportuna poiché offre al lettore la possibilità di una lettura "sequenziale" della sola parte testuale, ideale per chi preferisce prima impadronirsi dell'opera originaria e poi approfondirne i contenuti attraverso il commento.

Questa edizione della "Germania" è poi arricchita da un'antologia di brani di autori greci e latini dedicati a "Le terre del Nord prima di Tacito": troviamo passi di Polibio, Cesare, Diodoro Siculo, Strabone e altri.

Chiude il volume un'immancabile bibliografia sulle edizioni e sugli studi riguardanti questa opera tacitiana.

Il tratto somatico degli occhi che dà il titolo a questo post è descritto da Tacito al cap. IV con queste parole: truces et caerulei oculi, e lo Storico continua parlando di chiome fulve e corpi imponenti.

Come dire che a quei tempi, se eri biondo/rossiccio, palestrato e con gli occhi azzurri, avevi tutta l'aria di un barbaro e a Roma ti guardavano male. :D

Valete
"Per alcuni versi, si tratta di un mondo come il nostro, con i suoi rapidi cambiamenti ed il senso di trovarsi fuori posto che ad essi si accompagna."
(A. Cameron - Il tardo impero romano)

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Caecilius Optatus
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Re: "occhi azzurri e sguardo minaccioso": una nuova Germania per Tacito

Messaggio da Caecilius Optatus » 28/02/2020, 17:05

Tam diu Germania vincitur ! ;) :D

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